BOOKMAKERS EUROPEI

cune93

@Bender mi puoi girare il link della discussione per favore

Bender

@cune93 https://ninjaclub.ninjabet.it/topic/1576/siti-non-aams/1292

Andy902

Indipendentemente dal paese di registrazione, la sola discriminate è la possessione della licenza al giuoco dei Monopoli. Utilizzare siti senza licenza è illegale.

Demarco1976

Non sono molto informato sull'argomento,ma forse c'è anche il problema di non essere tutelati in caso di blocco del conto

nestx32

@Demarco1976 Non aspettarti che ADM ti tuteli in caso di blocco del conto, faccio riferimento al caso Starvegas

witind99

@nestx32 Starvegas è adm

rickz28

@matteriba infatti sta dicendo che appunto adm in realtà non esiste

Madao

@nestx32 che ha fatto starvegas?

nestx32

@Riccardo92 Hanno bloccato una decina di conti in totale senza rimborsare dopo i 6 mesi. I monopoli non rispondono a nessuna mail o chiamata. Non contate su di loro

Mostro lll

@nestx32 se la perdita è grossa ci starebbe una bella denuncia o diffida ...almeno i versamenti sono tenuti a restituirli

Efeinan

@nestx32 io non mi stancherò mai di dirlo ma... Sul forum ci sono diverse testimonianze di ninja che rivolgendosi ad altroconsumo (o a un legale di fiducia) hanno risolto la controversia in modo naturalmente positivo

Iranon

@nestx32 ma quanto tempo fa?

agiaco

la questione in poche parola è questa: l'Italia non rispetta la normativa europea, perde costantemente tutti i giudizi per questo motivo, ma è chiaro che per 100 euro tu non porti l'italia davanti alla Corte di Giustizia UE

doggomatch

@agiaco in realtà non è così, la Corte di Giustizia finora ha sempre dato ragione all'Italia sulla questione dei bookies .com, almeno sulla questione principale della concessione aams. (Ovviamente non c'entra con Starvegas)

agiaco

@doggomatch senti io non so di recente, ma quando seguivo la questione (tra tutte le nota sentenza Costa e Cifone della Corte di Giustizia UE), l'Italia aveva sempre perso nei confronti dei gestori che avessero licenza di un altro paese UE, ed escluso ovviamente paradisi fiscali ed atolli caraibici

doggomatch

@agiaco dipende dalla questione che veniva postadi volta in volta. Sulla libertà di stabilimento ha dato ragione all'Italia, pur con mille remore e precisando che sole ragioni di introito fiscale non giustificherebbero limitazioni di quel tipo. Sulle concessioni discriminatorie, sui limiti alla concessione e sulla restituzione/confisca dei macchinari, ha dato ragione ai bookies.

Yondaime

secondo me la questione è una sola, è che i bookie vengono considerati italiani se hanno il .it o tedeschi se hanno il .de ma alla fine quello che conta è la sede legale e fiscale della società che gestisce il bookie.

Bet365 non è italiano, ma per operare in Italia ha una regolare licenza da parte di AAMS, Bet365 tedesco, non è tedesco, e così via.

Il punto è che i siti che non sono .it non hanno sedi fiscali o legali all'interno dello spazio UE, quindi è chiaro che se bookie.de ha una sede fiscale nelle Isole Vergini, tu sei tenuto a dichiarare le vincite, e a vedertele tassate, per non incappare nel reato di evasione/elusione/frode fiscale.

Bender

@Yondaime Molti book che operano in Italia hanno sede in paradisi fiscali (Malta di solito).
Comunque avere la sede in Italia è facile, basta una società registrata in Italia e una casella postale nel territorio italiano. Ci sono molte aziende che offrono questo tipo di servizio per un prezzo ridicolo.
Il punto chiave è la licenza ADM e credo che i book paghino un mucchio di grano per averla e per mantenerla soprattutto

Yondaime

@Bender no ma in effetti non avrebbe senso per un book, dover avere tutte le licenze che coprono lo spazio europeo, per ogni bookie.nazione di Schengen.

A questo punto sarebbe meglio non avere bookie.it ma avere direttamente i bookie .eu e una unica licenza europea (ahahahahah)

Anche perché sarebbe una figata, condividere i conti con i cittadini dei paesi più ricchi, così che per ogni ninja che ruba 100€ di bonus, ci sarebbe un giocatore che ne spende 1000 in libertà.

Bender

@Yondaime Occhio che quando parli di gioco d’azzardo i cittadini più ricchi sono gli italiani (nel senso che ci spendono di più)