Siti non AAMS
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@killvegeta era una domanda retorica
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@siMONO chiaro, chiaro. Questo è sicuramente da mettere in preventivo, però se uno ha pazienza, tempo e liquidità sarà sempre perdente sul lungo periodo e riuscirà a tirare fuori i soldi puliti, e considera che potresti anche trovare sure. Nella peggiore delle ipotesi rating intorno al 95. Altra considerazione ovvia è che la volta che vinci su betrally sei quasi punto e a capo se punti su quote no sense. Infatti devi essere "bilanciato". Però, tutti questi problemi non li vedo. Tieni in considerazione ad esempio che io sto avendo parecchie difficoltà con PlexBet che è un sito AAMS. Alla fine è come se questi fossero i rischi di "impresa".
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@killvegeta in teoria è così, sostanzialmente se sei convinto di perdere alla lunga su una certa puntata, vuol dire che alla lunga sarai vincente da un altra parte.
Quindi sostanzialmente il tuo metodo diventa in teoria un metodo vincente alle scommesse normali.
Non so se ho reso l'idea. -
@giemme333 no sei totalmente fuori strada ho capito cosa intendi, io sto parlando di bonus generati con guadagni certi. E stavo dicendo che minimizzando le perdite risolvi TEORICAMENTE il problema. Quello che hai detto non ha collegamento con quello che intendevo.
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Scusate ma non la vedete pure voi la contraddizione? Se giocare sui siti non aams è illegale, non è che se dichiaro allora sto a posto, è come a dire spaccio (anch'essa attività illecita), ma dichiaro i proventi e quindi sto a posto
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@NinjaDelta Più che altro è molto confusa la cosa. Non c'è una legislazione ben definita in Italia perchè violerebbe le norme europee sul libero commercio (o qualcosa del genere). Quindi, se mai uno si trovasse a dover affrontare una causa per aver giocato su un book estero, sarebbe tutto nelle mani del giudice.
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@tommyhaw Guarda puoi stare sereno, come tutti quelli che hanno questo dubbio, la legge prevede che i proventi derivanti da book con licenza nel mercato italiano o europeo non fanno reddito, punto. E questa legge è del 2016, quella che dice il contrario è del 1989 quindi figurati, e poi anni fa ci fu quel ragazzo che vinse oltre 1 milione di euro al poker online c/o un book americano (USA), prelevò tutto naturalmente, arrivò l'avviso dell'agenzia delle entrate, morale della favola ci fu una causa e vinse il ragazzo. Parliamo di proventi da book americano eh, manco europeo, se trovo il link ve la giro
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@NinjaDelta Da tempo sto cercando di trovare risposte certe riguardo questa questione ma ancora non ne ho trovate.
Il punto certo è che non sono da dichiarare le vincite provenienti da case da gioco che hanno licenza italiana o europea (art 69 TUIR, modificato nel 2016 per includere anche le case da gioco autorizzate nei paesi UE e SEE). Quindi muoversi su un book con licenza es. tedesca dovrebbe essere lo stesso che su un sito con licenza italiana. Ne deriva che vincite da case da gioco con licenza extra-UE sarebbero da dichiarare lorde.
Purtroppo la maggior parte dei siti che non ha licenza italiana, non ha nemmeno licenza di un altro paese UE, ma solo licenze di paradisi fiscali caraibici. Ad esempio betrally mi pare abbia solo licenza del Curacao, e di nessun altro paese europeo (non ho approfondito però), quindi saremmo punto e a capo: vincite comunque da dichiarare lorde.
Il caso che hai linkato è interessante perché il tizio è stato assolto nonostante vincite provenienti da paesi extra-ue. Però saprai benissimo che in Italia non vige il principio dello stare decisis (secondo cui le sentenze precedenti sono vincolanti), quindi un altro giudice di fronte a un caso identico potrebbe decidere tutto al contrario di questo. -
@Chopin Bravo, diciamo che per stare tranquillo evita i book con licenza extra ue, calcola che però i più importanti (pinnacle e betfair .com) hanno licenza uno a malta e uno in uk quindi tutto a posto.
Per quanto riguarda betrally se cerchi sul web c'è scritto che è abilitato a operare con una regolare licenza europea della UK gambling commission (che in base alla direttiva europea n.2000/31/CE, e come già stabilito dalla cassazione italiana, tale licenza è valida anche in Italia). -
@NinjaDelta Quindi, da ignorante, vanno tassati o meno?
Sto pensando di prendere un appuntamento dal commercialista per avere una risposta definitiva, credo che sia l'unico modo di togliersi il dubbio una volta per sempre, a meno che qualcuno non sia davvero sicuro qui.
Ma per ora ho letto solo tesi contraddittorie tra loro -
@C-Danny7 Secondo la legge no, però non sono un giurista quindi non voglio dire "è come dico io e basta", io ho letto questa legge del 2016 che dice chiaramente di NO, QUESTI PROVENTI NON COSTITUISCONO REDDITO, poi chiaro che una cosa è un book .com un conto sono i book che rientrano in questa cerchia.
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@NinjaDelta la legge a cui fai riferimento esclude da tassazione le vincite dei book non aams ma con licenza Ue, quelle provenienti da book con licenza extra UE andrebbero dichiarate come redditi diversi
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@Chopin io questa cosa non l'ho mai letta, di dichiarare in 730 entrate derivanti da book non aams in redditi diversi, tu hai qualche riferimento normativo?
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@NinjaDelta L' art 67 del TUIR che elenca le fonti dei redditi diversi, alla lettera d riporta:
d) le vincite delle lotterie, dei concorsi a premio, dei giochi e delle scommesse organizzati per il pubblico e i premi derivanti da prove di abilità o dalla sorte nonchè quelli attribuiti in riconoscimento di particolari meriti artistici, scientifici o sociali;Poi ci pensa l'art 69 sempre del TUIR a specificare che:
- Fatte salve le disposizioni di cui al comma 1bis, i premi e le vincite di cui alla lettera d) del comma l dell'articolo 67 costituiscono reddito per l'intero ammontare percepito nel periodo di imposta, senza alcuna deduzione. (1)
1bis. Le vincite corrisposte da case da gioco autorizzate nello Stato o negli altri Stati membri dell'Unione europea o in uno Stato aderente all'Accordo sullo Spazio economico europeo non concorrono a formare il reddito per l'intero ammontare percepito nel periodo di imposta
In pratica prima dice che le vincite da giochi e scommesse costituiscono redditi diversi per l'intero ammontare, tranne "Le vincite corrisposte da case da gioco autorizzate nello Stato o negli altri Stati membri dell'Unione europea"
Comunque basta fare un rapido giro su internet e qualunque sito riporta questa cosa -
Il problema principale dei non aams non sono le tasse, il problema vero è che potrebbero decidere di non pagare come è già capitato molte volte con siti come 1xbet. Richiedono una lista di documenti immensa per poi non rispondere più o magari richiedere la copia fisica da spedire in Russia ad un indirizzo inesistente (come da 1xbet)
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@Chopin perfetto, penso che non ci siano altri dubbi dopo questo da te riportato
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@NinjaDelta rimane comunque illegale scommettere su siti non autorizzati aams, quindi il problema c'è sempre purtroppo, anche se non riguarda le tasse
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@rickz28 Ma scusa come fa una legge del 1989 a prevalere su una del 2016?
È una contraddizione che non sta in piedi, cioè io stato italiano dico a te scommettitore "Non puoi giocare sui siti da me non autorizzati, ma se lo fai e prelevi tranquillo non ti preoccupare non dichiarare niente".. -
se usi la carta Skrill come POS e le somme non sono elevate direi rischio 0, anche come Bancomat ma ci rimetti troppo di commissioni.
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